Un classico popolare ed elegante insieme. Soffice al naso, si espande vivace in bocca con esuberanti sorprese di pepe nero spaccato.
Salame che porta in sé tutta la qualità e i sapori della tradizione veneta. La Sopressa, da pronunciare obbligatoriamente con un sola "p", per distinguerla dai salumi del Sud Italia, sorprende per la morbidezza della sua grana. L'impasto si scioglie in bocca tra le note ammalianti del pepe e il leggero velo d'aglio che accompagna l'assaggio liberando lentamente i suoi profumi.
Lasciarsi avvolgere dalle note gustosamente sapide del Salame Sopressa Veneta e dal retrogusto dato dalla lunga stagionatura, è un'esperienza di gusto unica. Forte e saporita sa conquistare anche il palato più fine, si accompagna perfettamente ai piatti tradizionali della cucina veneta. Pietanze dai profumi forti e dal gusto deciso, come il carattere della regione che ha dato i natali alla sopressa.
La consistenza particolarmente morbida della sopressa veneta malgrado la lunga stagionatura è dovuta al processo che si rifà interamente alla tradizione. Originariamente si procedeva a copare e far su el mas'cio (macellare il maiale) durante l'inverno. Il freddo garantiva una lavorazione che non andava a intaccare la qualità della carne.
La sopressa veneta è caratterizzata da un buon bilanciamento tra parte magra e grassa. Macinate insieme conferiscono al salame la morbidezza che lo contraddistingue. L'impasto rimane morbido sia per la buona percentuale di grasso che per la macinatura a freddo. Alla fetta la grana media rimane rosata, senza nette distinzioni tra la carne magra e il grasso.
La fetta ideale ha lo spessore di circa 5-7mm per non rischiare di rompersi. La Sopressa Levoni è buona anche grazie alle dimensioni importanti: 4kg (la versione da 2kg è metà del pezzo intero). Una grandezza che gli consente di sviluppare sapori più intensi e complessi nella stagionatura. Disponibile anche nella versione molto agliata
La sopressa veneta è ottima in accompagnamento ai piatti della tradizione veneta. Famosa la Polenta con i funghi e sopressa. La tradizione la vuole saltata in padella sfumata leggermente con l'aceto e accompagnata con funghi e polenta, per rivivere appieno i profumi della cucina semplice e di qualità, dove pochi ingredienti ma di eccellenza definiscono le basi della buona cucina.
Consigliato l'accompagnamento ad un Cabernet Sauvignon che con il suo bouquet complesso e esuberante regge la forte identità della sopressa, senza preponderare o, al contrario, lasciarsi sormontare. Al palato caldo, ampio e corposo sposa perfettamente la polenta con sopressa e funghi con la sua speziatura e aromaticità.
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